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Lèandre Mathieu Kyosuke Tanaka

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sarazaretta
view post Posted on 29/7/2010, 22:14




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Nome: In realtà ha un nome lunghissimo: Léandre Mathieu Kyosuke. Ma si fa semplicemente chiamare Kyosuke, non capisce nemmeno perchè ai nobili servano tutti quei nomi che nessuno userà mai.
Soprannome: Dai suoi clienti si fa chiamare Renè, come le mele dicono. Dolce, succoso, senza contare le due mele renette che ha oltre la schiena...
Suo fratello invece lo chiamava "Laurier-rose", un po' per il romanzo e un po' perchè anche lui era come uno splendido fiore, il cui veleno uccide.
Cognome: Tanaka. Già, non si direbbe dal suo aspetto, ma il cognome è del padre che è giapponese.
Età: 24 anni
Data di Nascita: 22 Aprile
Descrizione Fisica: Bello.
Forse si userebbe questa parola per descriverlo, ma non basterebbe a dire quello che prova chiunque posa lo sguardo su di lui. Forse perchè in Giappone non si trovano bellezze del genere, ma ogni uomo rimane talmente affascinato dal suo aspetto e dai suoi modi che è difficile non ne rimanga colpito. Alto poco meno di 1,85 e un corpo mascolino, slanciato ma con il fisico di un atleta di kendo, quindi una buona dose di muscoli dove serve e spalle abbastanza larghe. Ha la pelle chiara, molto chiara, morbida e liscia come la seta.
I lineamenti del suo viso sono morbidi e fanciulleschi, dolci come i suoi occhi verdi che però sanno ammaliare, stregare come due calamite. Occhi verde smeraldo che sa usare con tutta la maestria della seduzione, a cui nessuno è mai riuscito a resistere. Tiene i capelli lunghi fino al collo, biondi come il grano, lisci e morbidi gli incorniciano il viso da ragazzino. Le labbra rivolte appena all'ingiù sono piene e rosse, morbide e da baciare.
Da qui viene il soprannome che gli ha dato il suo primo amore, dalle sue labbra nascono baci inebrianti, dolci, coinvolgenti, ardenti ma allo stesso tempo possono versare fiele, come un bellissimo fiore che racchiude in sè il veleno.
Il suo portamento e i suoi modi sono eleganti, sinuosi come quelli di un gatto ma allo stesso tempo maliziosi e sensuali, forse anche troppo erotici a volte. Proprio come un nobile francese d'altri tempi.
Bello da morire, forse è ciò di più adatto a descriverlo.
Orientamento Sessuale: Ha avuto qualche esperienza con le donne, ma non ne è rimasto colpito favorevolmente. Per questo preferisce i giovani ragazzi o gli uomini affascinanti. Si può dire probabilmente che sia gay, anche se non ama darsi etichette, non si sa mai di chi ci si potrebbe innamorare in fondo. Per i ruoli? Predilige stare sotto con gli uomini più grandi, ama fargli perdere la testa e fargli desiderare il suo corpo; ma per qualche giovane ragazzo potrebbe anche scatenare il suo lato più dominante e travolgente, per mostrargli com'è che si fa davvero l'amore.
Carattere: Sì, a prima vista sembra la solita mignotta, piena di sè, distaccata, che confida troppo nei suoi modi e nei suoi mezzi, troppo occupata a pensare al sesso, forse troppo pervertita, troppo perversa, troppo innamorata dei piaceri della carne.
Invece no, quella è solo una maschera. Da quando è stato abbandonato dal fratello e ha deciso di chiudere il suo cuore a chiunque non mostra mai il suo vero io, si chiude in se stesso e ricopre gli altri e il proprio cuore di bugie, solo menzogne per non provare più dolore se lo feriscono, se lo insultano, se lo abbandonano. Un'altra volta.
In suo carattere, quello vero, non è cambiato da quando era un ragazzino; è goffo, stupido, innocente e tenero, sa essere gentile e buono con tutti anche se spesso è talmente idiota da non rendersi conto quando una persona tiene davvero a lui e quando ne è innamorata, in compenso ogni volta che ha provato a dare il vero se stesso a qualcuno l'altro non era mai interessato a quello che c'era sotto il suo bellissimo corpo. E questo gli fa così male da farlo chiudere ancora di più di fronte al mondo, nascondendosi per non essere ferito. Ogni ferita inferta sul suo falso io non lo attacca davvero, non lo fa piangere, non lo umilia, non lo fa soffrire davvero. Perchè lui non vuole più soffrire, per questo ha sigillato il suo animo, il suo vero se stesso per non rivederlo mai più.
La verità è che lui ha soltanto paura, paura di stare male, paura di innamorarsi davvero, paura di mostrarsi agli altri per quello che è; un uomo fragile, che non sa affrontare la realtà e vive coprendosi di una maschera di menzogne.
In fondo al cuore però una piccola parte di lui spera che qualcosa cambi, che venga qualcuno nella sua vita, che irrompa senza pietà nella sua esistenza fittizia e rompa quella maschera in mille pezzi, per farlo tornare ad amare di nuovo.
Segni Particolari: Oltre a possedere indiscutibili qualità fisiche, degne dell'host più pagato della città, ha un particolare che desta l'attenzione dei maniaci e dei pervertiti... a causa di un nervo più superficiale sul collo quella è una delle zone più sensibili del suo corpo; basta sfiorarlo per farlo sospirare, se poi ci si mette anche a morderlo usciranno di sicuro dei bei gemiti. Forse la curiosità più evidente in lui è il suo aspetto da perfetto francese abbinato al suo nome tradizionalmente giapponese. Succede quando si è "metà metà".
Curiosità: Sin da piccolo ha frequentato ottime scuole, sempre esclusive e riservate ai giovani rampolli maschi delle famiglie più facoltose del Giappone e non solo. Ha coltivato durante la sua carriera scolastica due passioni:il club di kendo (di cui all'ultimo anno era riuscito a diventare capitano) e il violino, continuando la tradizione della famiglia materna che comincia a far studiare sin da subito musica ai bambini, sua madre è un'ottima cantante infatti e suo fratello un fantastico pianista, conosciuto a livello internazionale. Ma lui non è così bravo come il fratello, per questo è un po' invidioso.
A quanto pare nella sua famiglia c'è una specie di maledizione, anche se è comune a molte famiglie di alto rango. Pare che quasi ogni componente della sua famiglia materna sia in qualche modo coinvolto in amori incestuosi. I suoi cugini gemelli, lui e suo fratello, suo cugino Andrè, sua madre...
Famiglia: La situazione familiare di Kyosuke è un po' complessa. Diciamo che la famiglia più ristretta che aveva era composta da sua madre Alexien Valois, una marchesa di una casata francese di Orleans, suo padre Gennosuke, primogenito di una casata molto influente in Giappone che possiede una delle più grandi industrie e imprese nipponiche e suo fratello Daisuke, più grande di lui di cinque anni. Non conosce molto bene la famiglia di suo padre, in quanto le uniche volte che ha visto i suoi parenti era molto piccolo e in occasioni ufficiali durante le quali non aveva certo avuto modo di parlare con qualcuno di loro. Ha un rapporto più unito con l'altro rinnegato della famiglia del padre, suo zio Shinsuke e fratello minore di Gennosuke che ha lasciato la famiglia, compresi tutti i privilegi e i doveri, per diventare un medico. Ora gestisce uno studio privato, anche se gli rimane parte del nome che ha in comune con il fratello e i nipoti (in Giappone c'è l'usanza di chiamare i fratelli con nomi che per forma o significato riprendano dal padre). Ha altri parenti in Francia, anche se è da molto tempo che non torna a fargli visita; i cugini Jean Jaques e Fabian i due gemelli esuberanti e perversi, suo cugino Andrè che ha da anni una cotta per Kyosuke (che manco a dirlo non se n'è accorto), sua sorella Valerie che è una fangirl sfegatata affetta da epitassi costante e i suoi zii che vivono tutti insieme nella maison di famiglia, ancora nello stile barocco dispersa nelle campagne di Orleans. Quando aveva quattordici anni la sua famiglia "esplose", suo padre Gennosuke ripudiò la moglie che tornò in Francia e il piccolo Kyosuke venne diviso tra un tira e molla tra il fratello e il padre. Lui nella sua infanzia non passò molto tempo con i propri genitori, anzi è meglio dire che non ne passò affatto; tutto il tempo lo trascorreva insieme al fratello, giocando con lui e facendosi coccolare dal suo Dai-chan, forse è proprio per questo motivo che i rapporti tra loro due sono così attaccati l'uno all'altro, e forse è per questo motivo che sono arrivati ad avere un certo tipo di relazione, decisamente non da semplici fratelli.
Storia:La madre e il padre si sposarono quando lei era molto giovane ed aveva solo vent'anni mentre suo padre aveva una decina d'anni di più; fu solamente un matrimonio combinato e di convenienza per la famiglia francese, Alexiene infatti era stata data in sposa a Gennosuke che l'aveva richiesta alla famiglia esplicitamente, avendola vista una volta soltanto ad una festa a Londra. Le diede una ricchissima dote e la famiglia decise di mandare la figlia in Giappone, sposa di quel ricco industriale nipponico nonostante lei avesse già una persona che amava, molto vicina a lei, in Francia. Fu decisamente un matrimonio senza alcun sentimento, dove Alexien veniva esposta ai colleghi e compagni del marito come una donna oggetto, bellissima, straniera ma con nessun diritto di opinione o di pensiero; erano anni bui, ogni anno la donna aspettava con ansia e con tutta se stessa di tornare in Francia, dove era la sua famiglia e il suo unico, eterno amore. Ma dopo i primi tre anni di matrimonio nacque Daisuke, il primogenito del casato Tanaka, e la donna non potè allontanarsi più dal Giappone, almeno fin quando il ragazzino non ebbe compiuto cinque anni. Li riuscì a tornare finalmente in Francia, dove rivide Maxime suo cugino e suo amore dall'adolescenza; Gennosuke trovò delle lettere che si erano scambiati e andò su tutte le furie, obbligando la marchesa a tornare subito in Giappone, abbandonare ogni rapporto con la Francia e con la sua famiglia, e scordare per sempre il suo amato. Per quanto triste lei non potè opporsi, ma chiese all'amato un ultimo regalo, un ricordo che sarebbe rimasto per sempre con lei perchè non si sarebbero mai, mai potuti rivedere, mai più. Fu così che in quella notte d'amore venne concepito Kyosuke, e per quel motivo quando nacque suo padre Gennosuke cominciò a porsi qualche domanda, ma la somiglianza era totale con la madre quindi non ci furono molti sospetti. Fino a quando in seguito ad un incidente a scuola Kyosuke non ebbe bisogno di una trasfusione, quando i medici fecero le prove tra i familiari per vedere chi aveva il sangue simile a quello del ragazzo che era AB (quindi piuttosto raro) si venne a scoprire che tra Kyosuke e Gennosuke non c'era nessun livello di parentela, niente, zero, erano geneticamente opposti. SI scatenò l'inferno, perchè lui sapeva perfettamente ora di chi era figlio Kyosuke, e non affatto suo come aveva creduto per 14 anni. Ripudiò la moglie e la spedì dalla sua famiglia, imponendole di non farsi più vedere mentre lui avrebbe tenuto i due figli; Misaki il maggiore e Kyosuke, ma visto che non era suo figlio lui non ne vedeva più l'utilità di tenerlo con sè, e visto che lo considerava semplicemente un segno del tradimento della moglie, del disonore e della vergogna; ogni giorno che passava il ragazzo assomigliava sempre di più a sua madre, e a suo padre, il suo vero padre. Non lo sopportava, non poteva vederlo, ne sopportarne la presenza nella sua casa. Così cominciò a crescere dentro di lui il desiderio di eliminare per sempre la macchia del disonore di sua moglie, ricaduta anche su di lui; voleva ucciderlo con le sue mani e quando un giorno ci provò davvero a strozzare suo figlio ci volle l'intervento repentino di Daisuke per salvare Kyosuke, anche se pagò caro per quello che aveva fatto, assecondando il padre con un patto senza cuore. Se proprio non poteva ucciderlo l'avrebbe fatto tornare utile, Kyosuke era un ragazzino bellissimo, così efebico da poter essere scambiato per una ragazza. E lui ne approfittò, visto che la sua pazzia stava degenerando aveva lasciato andare le finanze e le aveva affidate a dei contabili poco onesti, per riprendersi clienti, compratori e soldi usò il figlio per i suoi scopi, legando a se le più importanti figure della finanza giapponese tramite affari di sesso, prostituzione minorile e ricatti. Più passava il tempo e più diventava un uomo orribile, e Daisuke, che non riusciva a sopportare tutto questo, aveva preso una brutta, pessima strada: quella della droga. Ma per quanto Daisuke amasse il fratello e odiasse vedere vecchi che lo usavano per i loro perversi giochetti non poteva permettere che il padre lo uccidesse, era arrivato a permettere una cosa del genere con un accordo e si faceva schifo da solo. Quando provò a ricattare il padre per portarsi via Kyosuke lui lo ricattò a sua volta, dicendogli che se l'avesse portato via tutti avrebbero saputo che il giovane pianista di successo non solo si drogava, ma era anche malato di AIDS. Quello che riuscì a fare fu, soltanto dopo molto tempo quando ormai il fratello era diciottenne, far disconoscere Kyosuke dal padre e portarlo via da quella casa; ora non aveva più un onore il fratello, aveva perso il suo cognome e il suo nome. Ma almeno sarebbe stato libero, di vivere. Daisuke amava il fratello, lo amava davvero e lo amava da morire ed era solo grazie alla promessa di essere amato per sempre che riuscì a portare via Kyosuke da quella casa. Però il tempo passava e le condizioni di Daisuke peggioravano, l'altro si sarebbe accorto presto che era malato e che prima o poi sarebbe morto. Non poteva sopportare di fargli ancora del male, di portargli via l'unica cosa che gli era rimasta; per quanto fosse doloroso decise di andarsene e non rivedere mai più il fratello, perchè così un giorno avrebbe dimenticato il suo fratello che si era comportato in quel modo orribile con lui. Era più facile dimenticare un bastardo che ti aveva lasciato senza un motivo, che un fratello morto accanto a lui.
Decise di dargli quello che il fratellino innamorato aveva desiderato da sempre, fin da quando un vecchio schifoso aveva preso la sua prima volta con la forza e il ragazzino era venuto in lacrime da lui a chiedergli di "coprire i punti in cui l'aveva toccato" con le mani del fratello, che amava pazzamente. Fece quello che sua madre aveva fatto con il suo amato Maxime, concesse a Kyosuke la loro prima e ultima notte d'amore. Poi sparì e non si fece più sentire, lasciando il fratello nella disperazione dell'abbandono, incapace di amare e di fidarsi ancora una volta del prossimo.
Per questo Kyosuke indossa una maschera, per nascondere la tristezza della sua vita infernale.
Ovviamente però Kyosuke non sa nulla ne che Gennosuke non è il suo vero padre, ne dei veri motivi per cui lo faceva andare con i suoi amici (il padre diceva sempre che erano giochi, solo quando crebbe capì cos'erano) ne la malattia del fratello. Non sa nemmeno perchè il fratello l'abbia lasciato, l'unica cosa che trovò da Daisuke fu una lettera in cui gli spiegava pentito che quello che avevano fatto era sbagliato, che la loro unione doveva rimanere un segreto, che il loro amore era un peccato e uno sbaglio. Di dimenticarlo per sempre, perchè non si sarebbero rivisti mai più.
Professione: Diciamo che ogni volta che gli pongono questa domanda risponde "Import & Export". Anche se si è laureato a pieni voti in lettere alla Sorbona quando aveva 23 anni non usa affatto il suo titolo di studio, visto che la mente conta davvero poco nel suo mestiere. Quello più antico del mondo.
In realtà infatti Kyosuke è un host di prima classe, lavora per un agenzia che serve soltanto clienti estremamente facoltosi, molto ricchi e ben disposti a lasciare laute mance e regali per qualche servizietto in più. Ha cominciato da ragazzo a causa del fratello e ora per lui è ancora impossibile tirarsi fuori dal giro, anche se in realtà questa era solo la facciata che il padre aveva costruito.Fa anche il modello per un suo amico quando capita, la paga è buona ed è un'ottima pubblicità, e in fondo conviene sia al suo amico Takashi che a lui.
Ama: I gatti, specialmente. Sono belli, fieri, eleganti e allo stesso tempo dolci. Ama bere, colpa del suo lavoro e usa l'alcol come unico metodo per dimenticare la sua brutta vita. Ama anche fumare, lo rilassa quando certi pensieri tornano a farsi sentire. Ama la notte, le lenzuola di seta, giocare nei modi più peccaminosi e tentare il prossimo. Prova una vera soddisfazione a far morire gli altri dal desiderio, facendo leva sull'unica arma che possiede: il suo corpo.
Odia: Suo padre, sopra ogni altra cosa. Oltre ad averlo umiliato per anni alla fine l'ha anche ripudiato, anche se alla fine ha lasciato il suo cognome. Odia essere ferito dalle persone a cui tiene di più, già è successo con suo fratello e non vuole perdere nessun altro, semmai dovesse avere qualcuno da perdere. Non sopporta le ragazzine, non gli piacciono nemmeno le donne dopo la sua prima e unica esperienza.
Status Sociale:(basso-medio-alto) Considerando che sua madre è una marchesa e suo padre il proprietario di una delle più grandi società del Giappone si dovrebbe dire alto, ma visto che è stato ripudiato dal padre e non ha più rapporti con sua madre tocca mantenersi da solo. E' un grande spendaccione, un suo brutto difetto che lo porta a comprarsi più completi di Armani che pacchi di riso.
Stato Civile: Non gli manca certo compagnia, tra clienti e vari "paparini" che ha; ma non ha mai trovato nessuno di importante nella sua vita, è convinto che non riuscirà ad amare mai nessun altro oltre il fratello. Per questo ha chiuso il suo cuore a chiunque, disilluso dall'amore.
Frase Preferita:
"Il sorriso che trema tra le lacrime è la promessa del nostro mondo dall'inizio dei tempi.
Anche se ora sei da solo, anche se il passato è stato incerto oggi è come se fosse il primo giorno in cui ti ho incontrato, ora che non sei con me i ricordi tornano come un sottile vento ad accarezzarmi la nuca.
Anche dopo l'addio di un pomeriggio, la luce entra attraverso le foglie...la promessa del nostro mondo non è mai morta...
Adesso sei da solo e il domani non ha limiti, mi hai insegnato la dolcezza nascosta nella notte.
Ora che non sei nei miei ricordi vivrai per sempre nella melodia di un ruscello... nei colori di questo cielo, nel profumo dei fiori...
"
Anche se non è una vera e propria frase queste parole rimarranno incise per sempre nella mente di Kyosuke, era la ninnananna che cantava sua madre Alexien per fare addormentare i piccoli Kyosuke e Daisuke. La stessa ninnananna che Daisuke cantava a Kyosuke da grandi quando lo stringeva tra le sue braccia e se lo cullava sul petto. La stessa che il suo bellissimo amore proibito cantava ad Alexien, durante ogni notte d'amore segreto. Questa è la melodia che accompagna la "maledizione" del casato Valois.

Edited by sarazaretta - 10/9/2010, 14:35
 
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~ Baka • Usagi
view post Posted on 29/7/2010, 22:22




Beh, che dire... *senza parole*
APPROVATA, naturalmente! XD
*timbra le renette XDDDDD*

MIOOOOH IL FIGONE E' MIOOOOH!! *canta XD*
 
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sarazaretta
view post Posted on 30/7/2010, 00:43




tutto tuo <3
 
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2 replies since 29/7/2010, 22:14   143 views
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